Il Dottorato di Ricerca

Il Dottorato di Ricerca rappresenta il più alto grado di istruzione presente nell’ordinamento accademico italiano. Di solito, corrisponde alla volontà dello studente di intraprendere la carriera universitaria. La normale durata per conseguirlo è di 3 anni, con la possibilità (in alcuni casi) di prolungarla fino a 4 o addirittura 5 anni. Per conseguire un Dottorato di Ricerca, bisogna prima partecipare ad un concorso indetto dall’Università e vincere un posto, magari con borsa di studio ministeriale. Al termine dei tre anni, si otterrà il titolo di dottore di ricerca, previa discussione di una tesi di elevato impatto scientifico. Ma il titolo conseguito conta relativamente: alla fine, quello che conta realmente, è cosa si è fatto durante il dottorato! Perciò, nell’articolo di oggi, vedremo di spiegare bene cosa è il Dottorato di Ricerca e come riuscire a sfruttare al meglio le opportunità offerte da questo titolo ed inseguire la carriera universitaria non solo con il titolo, ma anche con un profilo di ricercatore competitivo.

dottorato di ricercaNel nostro paese, il Dottorato di Ricerca fu istituito per la prima volta nel Febbraio del 1980: chi lo consegue il dottorato, sarà insignito del titolo di Dottore di Ricerca, che è simile al Ph.D. dei Paesi anglosassoni. Ad esso potrà accedere chiunque, senza limite di età o cittadinanza: basterà che abbiano conseguito una laurea specialistica. Dopo l’uscita del bando, gli interessati saranno tenuti a sostenere una prova scritta e, se superata, anche una prova orale. I Dottorati sono a numero chiuso, dopo l’eliminazione di quelli a numero aperto. Gli argomenti dell’esame saranno sempre correlati al tema del dottorato: quindi, per prepararsi al meglio, sarà utile fare riferimento alla bibliografia del coordinatore del dottorato. Tenete a mente che, anche se si accede al dottorato dopo la laurea magistrale, il dottorando è uno studente a tutti gli effetti con gli stessi diritti e gli stessi doveri degli altri! Poi, bisogna fare una distinzione fra dottorati con e senza borsa, dove quest’ultima corrisponde ad un compenso annuale standard per tutte le università italiane. A causa dei continui tagli alla ricerca, nel nostro Paese le borse di studio disponibili si sono progressivamente ridotte! Ciò, ovviamente, ha complicato la vita dei dottorandi senza borsa i quali, per proseguire il loro percorso, oltre al notevole impegno sono stati costretti a chiedere il sostegno economico della famiglia. Altri, invece, hanno dovuto trovare un lavoro sottraendo quindi tempo ed energie alla ricerca.

Come Conseguire il Dottorato e Diventare Un Ricercatore Competitivo

Per inseguire il sogno di conseguire un Dottorato di Ricerca vi consiglio, innanzitutto, di prendere parte a seminari e cicli di studio. Poi curate i contatti sociali in ateneo e studiate in modo sistematico e interdisciplinare. Ricordate che la curiosità paga nella ricerca: non si sa mai quale sarà il prossimo interrogativo scientifico o il prossimo supervisore. Prestate attenzione durante le riunioni: anche le ricerche degli altri dottorandi potrebbero essere preziose per la vostra. Un altro importante consiglio che vorrei darvi è quello di studiare bene l’inglese, anche con corsi di lingue o viaggi all’estero. Prendete appunti su tutto ciò che fate, perchè vi torneranno sicuramente utili quando dovrete scrivere la tesi o quando sarete sotto scadenza per un convegno. Inoltre, collegandoci al discorso di prima, chiedete al tutor di scrivere la tesi rigorosamente in inglese. Ovviamente la stesura sarà più difficile, ma sarà sicuramente un biglietto da visita migliore! Perchè? Perchè l’inglese è la lingua della scienza, la lingua universale e che rappresenta quindi un’ottima scelta per condividere le ricerche ai convegni e sulle riviste internazionali. Inoltre, scrivere la tesi di dottorato in inglese vi avvantaggerà nella preparazione degli articoli finali dopo la tesi. Ma non solo: vi permetterà anche di condividerla facilmente quando cercherete un lavoro o un nuovo contatto con altri enti di ricerca, sia in Italia che all’estero.

Cercate poi di mantenere e rimanere sempre in buoni rapporti con il vostro tutor, ma siate anche esigenti con la vostra carriera. Alcuni di loro, in quanto docenti universitari, sono molto impegnati e di solito dedicano ai dottorandi poco tempo, mettendo in lista d’attesa le vostre pubblicazioni, di cui saranno i supervisori scientifici. Perciò, siate educati ma decisi con lui, stabilendo con lui delle date ben precise per la revisione dei vostri lavori. Per le vostre pubblicazioni, vi consiglio di scegliere delle riviste ad alto impatto scientifico. A questo proposito, potete controllarne l’indice dell’impact factor prima di scegliere a quale di loro affidare le vostre opere. Ricordate che non conterà solo il numero di pubblicazioni fatte, ma anche la loro sede di pubblicazione al fine di valutarne la portata. Appena possibile (e si vi è possibile), cercate anche di fare un’esperienza all’estero. Basterà una prima visita in un ente che vi accetti per veder nascere una collaborazione internazionale, per fruttarvi parecchi punti sul curriculum! Accedervi è facile: i visiting student o studenti in visita, in periodi più o meno lunghi, sono sempre ben accetti nei centri di ricerca in tutto il mondo. Alcune atenei, inoltre, sostengono questi progetti con appositi fondi dedicati. Chiedete informazioni in merito alla vostra università. Non mi resta che augurarvi…..in bocca al lupo!

Be the first to comment on "Il Dottorato di Ricerca"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*