Come Scrivere Le Conclusioni Di Una Tesi

Le conclusioni sono una parte integrante e importante di una tesi di laurea. Infatti, come l’introduzione, anche la parte conclusiva deve racchiudere il senso dell’intero lavoro. Per impostarle nella maniera corretta esistono alcuni piccoli accorgimenti che oggi andrò ad illustrarvi.

Innanzitutto, bisognerà considerare il tipo di tesi. Se si tratta di una tesi “sperimentale” che ha previsto una ricerca empirica, nelle conclusioni dovrà essere riportato un quadro sintetico dei risultati cui si è pervenuti. Non sarà necessario ripeterli tutti, perché dovrebbero già stati ampiamente discussi precedentemente: tuttavia, sarà opportuno selezionare quelli più importanti e argomentarli, mettendo ad esempio in evidenza i collegamenti tra gli stessi. Inoltre occorre fornire anche una interpretazione complessiva dei risultati emersi (ci possiamo aiutare mettendo in relazione le conclusioni parziali cui si è giunti al termine di ogni capitolo), nonché brevi confronti con altri studi analoghi o loro citazioni.



 

Durante questa fase bisogna tener presente che il lettore si è “sorbito” pagine e pagine di ipotesi, trattazioni e presentazione dei risultati….e potrebbe aver perso di vista l’obiettivo che avevate dichiarato di porvi all’inizio. Quindi, è bene rinfrescargli la memoria in maniera chiara e concisa. Nel caso di una tesi descrittiva o “compilativa”, in cui si dovranno quindi esporre concetti di tipo teorico, sarà invece importante inserire in chiusura un riepilogo schematico dell’elaborato che racchiuda l’intero lavoro e che metta bene in risalto i punti salienti e gli eventuali problemi emersi mediante il suo svolgimento. Anche se occorrerà riepilogare i passaggi più significativi dello studio condotto, sarà opportuno accompagnarli anche da una personale interpretazione critica ed illustrare nella sezione conclusiva le proprie considerazioni sulle analisi e le ricerche effettuate.

tesi di laureaTuttavia, di qualsiasi natura sia la tesi, sarà fondamentale illustrare sempre nelle conclusioni gli sviluppi possibili e/o auspicabili della ricerca stessa: ciò significa che le conclusioni dovranno contenere nuove ipotesi di indagine, problemi irrisolti verso cui concentrare gli studi oppure alcuni spunti per analizzare ulteriori elementi connessi. Voi direte: “Come faccio ad individuarli?” Il segreto consiste nel porsi questa domanda: “Se dovessi scrivere altre pagine della tesi, quali argomenti approfondirei ulteriormente?“. Queste riflessioni possono essere presentate sotto forma di “elenco puntato”, con una breve spiegazione per ciascun punto, oppure potete indicarli e argomentarli all’interno di un discorso più ampio. Ovviamente, la scelta della forma dipenderà dall’argomento della tesi. A questo proposito, vi consiglio di citare (in maniera breve ma concisa) anche le possibilità di utilizzo e di applicazione pratica in un determinato settore o contesto.







Cosa Evitare!

Nelle conclusioni di una tesi, viene considerato inopportuno ripetere i titoli dei capitoli o l’elenco degli argomenti di cui tratta, perché sono già stati citati nella parte introduttiva. Anche se le conclusioni devono collegarsi all’introduzione, esse non devono costituire una ripetizione di quanto già trattato precedentemente. Ricordate che il lettore…..ha già letto il contenuto! Quindi ripetere titoli, concetti e definizioni già trattati darebbe soltanto l’idea di voler allungare il testo e sfuggirebbe il valore aggiunto che il vostro contributo personale deve conferire alla vostra tesi di laurea. Altre cose da evitare sono i commenti o le auto-valutazioni sul proprio elaborato, ma anche giudizi sull’esperienza. Tenete a mente che al centro dell’attenzione dovranno restare i risultati, gli spunti di approfondimento che la vostra tesi favorisce, il vostro apporto alla lettura ed interpretazione del fenomeno o tema oggetto della tesi.




Per quanto riguarda la lunghezza, non esiste una regola assoluta. Il numero delle pagine che compongono la conclusione dipende dall’argomento trattato nell’intera tesi, dalla quantità di risultati emersi e che si ritiene opportuno riportare in chiusura, e, soprattutto, dal numero delle riflessioni e delle domande che è possibile porre per suggerire ipotesi future di approfondimento e analisi delle tematiche affrontate. Tuttavia, sarebbe opportuno dedicare alle conclusioni almeno un paio di pagine. Ricordate inoltre che i ringraziamenti finali non vanno ricompresi nelle conclusioni, ma inseriti in una pagina successiva a loro dedicata o, in alternativa, in quella immediatamente seguente al frontespizio.

Conclusioni

Devo constatare che molti studenti spesso peccano di presunzione! Le conclusioni della tesi devono essere anche il luogo in cui fare eventualmente autocritica per non aver approfondito opportunamente alcuni aspetti che meritavano maggiore considerazione. In questo caso, sarebbe meglio essere onesti e non mascherare le lacune, ma prenderle come spunto per proporre approfondimenti futuri del lavoro. Una tesi di laurea, come qualsiasi lavoro scientifico, avrà un senso se non è fine a se stessa, e se offre nuovi spunti di discussione e apre nuove piste da seguire a chi, in futuro, vorrà occuparsene.




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