Come preparare i test d’ingresso per le professioni sanitarie

Le facoltà a numero chiuso, ovvero quelle con un numero di posti fissato annualmente dal Ministero dell’Istruzione, prevedono il superamento di un test d’ingresso prima di potervi accedere. Esso rappresenta uno dei principali ostacoli da superare anche per tutti quegli studenti che vogliono seguire i corsi di laurea dell’area sanitaria, cioè Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Professioni Sanitarie. Gli studenti che ogni anno si iscrivono ai test sono decisamente tantissimi e per pochi posti disponibili! Quindi, ogni anno, meno della metà degli aspiranti universitari riesce ad immatricolarsi! I test di Medicina e delle Professioni Sanitarie prevedono, inoltre, dei quesiti a scelta multipla in cui, tra le 5 opzioni date, si deve individuare quella corretta. Una volta calcolati i punteggi di tutti i partecipanti, verrà stilata una graduatoria in cui soltanto i più capaci (beh…diciamo così!!) potranno accedere al corso specifico. Per cui, è fondamentale presentarsi ai test d’ingresso il più possibile preparati!

Prima di tutto, dobbiamo leggere attentamente il bando di ammissione del corso a cui siamo interessati. Solitamente, questi verranno pubblicati sul sito dell’università che abbiamo scelto nei primi giorni del mese Luglio. Nel bando, oltre alle informazioni per iscriversi al test, troveremo anche il programma che dobbiamo studiare. Gli argomenti, di solito, sono simili a quelli che abbiamo studiato alle superiori, ovvero materie come biologia, chimica, fisica, matematica ecc. Quindi, possiamo benissimo aiutarci nello studio facendo riferimento ai nostri libri delle superiori. Tuttavia, sarebbe consigliato associarli a degli appositi manuali per la preparazione dei test.

test d'ingressoPoi, sarà importante capire come sia strutturato il test di ingresso e come viene calcolato il punteggio e stabilitala graduatoria. Ad oggi, il test d’ingresso per le facoltà sanitarie è formato da 80 domande suddivise in quattro discipline (40 di Cultura Generale e Logica, 18 di Biologia, 11 di Chimica e 11 di Matematica e Fisica). Ogni risposta esatta vale 1 punto, mentre una risposta errata vi porterà via 1/4 di punto (-0,25). Le domande senza risposta, invece, non verranno conteggiate. In caso di spareggio, la graduatoria sarà fatta tenendo conto prima dei parziali, nell’ordine in cui sono scritti sopra, poi del voto di diploma e in ultimo della data di nascita del candidato. Poi, molto importante ai fini del superamento del test, è anche la scelta dell’università dove fare il test. Infatti, i punteggi minimi che di solito permettono di entrare nel numero chiuso sono diversi per ogni ateneo: poi studiate con attenzione le statistiche degli anni precedenti e decidete con oculatezza così da risparmiarvi qualche delusione! In particolare, cercate di valutare il punteggio da totalizzare per essere ragionevolmente certi di entrare nell’ateneo scelto: di solito, tener conto di almeno 5 punti in più rispetto all’ultimo ammesso sarà sufficiente. La preparazione del test consisterà nello studiare gli argomenti su cui il Ministero si basa nella preparazione dei quesiti. I programmi ministeriali vengono pubblicati ogni anno, assieme al bando ministeriale.

Comunque, oltre a studiare sui libri e i vari manuali, dovete necessariamente tenervi informati sugli argomenti di attualità e cercare di imparare più nozioni possibili nei mesi che precedono la prova. Inoltre. è consigliabile riguardare il maggior numero possibile di domande fatte nel corso degli anni precedenti, per acquisire un maggior controllo e capire la tipologia delle domande che verrà fatta.

Se avete altri consigli, suggerimenti o raccontare semplicemente la vostra personale esperienza, vi invito a commentare e renderne partecipi tutti.

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