Come essere sicuri di se stessi

Ci sono molte persone realmente in gamba, con tutte le carte in regola per realizzare gli obiettivi preposti, con abilità consolidate e numerose altre doti, eppure sono come bloccate in un limbo fatto di incertezza, di persistente confusione e paura. La ragione potrebbe essere (e il più delle volte lo è) una ed una sola: la mancanza di autostima. Essere sicuri di se stessi è più importante e primario di qualsiasi competenza che si possa avere, perché è la sicurezza nella propria persona (prima ancora che nel proprio talento) a fungere da benzina che alimenta e assicura alla macchina di viaggiare in maniera efficiente.

Come essere sicuri di se stessi

Essere sicuri di se stessi: meccanismi che ci imprigionano

“È la mancanza di fede che rende le persone paurose di accettare una sfida, e io ho sempre avuto fede: infatti, credo in me.”
Muhammad Ali

Spesso, non ci si rende neanche conto dei pensieri autosabotanti che alimentiamo quotidianamente. Non ho usato l’espressione ”pensieri negativi” per il semplice fatto che ritengo non esista alcun pensiero negativo in quanto, anche qualcosa che apparentemente ci abbatte, può trasformarsi in una lezione importantissima: il superamento di questa condizione sfavorevole non solo getta le basi affinché non si resti più bloccati a brancolare nel buio che noi stessi abbiamo creato intorno a noi, ma anzi, ci consente di capire che è sempre stato in nostro potere accendere quella luce che avrebbe potuto farci vedere le cose in una maniera differente e serena. In altri termini, cambiare il modo in cui pensi, cambia conseguentemente il modo in cui ti senti.
Fai questa prova: raccogli tutte le critiche che muovi nei tuoi confronti, tutte le cose che ti buttano giù e che spengono ogni barlume di fiducia in te stesso. Diresti mai le stesse cose ad un amico? Credo proprio di no. E allora, perché non inizi a considerare il fatto che hai un amico di cui forse non hai finora avuto percezione e consiste proprio in te stesso? Non c’è niente di negativo nell’essere critici, ma sarebbe meglio che tu trasformassi le aspre critiche che ti rivolgi in consigli, molto più utili e stimolanti rispetto agli aspri giudizi che ti limitano e basta.

Il primo passo per essere sicuri di se stessi consiste nell’accettazione di tutto ciò che struttura la nostra persona. Accettare i limiti, gli errori, le scelte sbadate, accettare i momenti no confidando nel fatto che fanno parte del percorso, che fanno parte di noi e, di conseguenza, insieme alle nostre capacità e doti, sono ciò di cui siamo fatti. Non tentare, quindi, di cambiare, manipolare o provare a negare a te stesso gli aspetti che ritieni spiacevoli ma anzi apprezzali, accettali, rendili ancora più tuoi perché è anche grazie ad essi che si evince la bellezza di cui tutti siamo provvisti.
Gli errori di percorso sono tanto importanti quanto i successi conseguiti. Perché? La risposta è semplice, perché accrescono la nostra esperienza, e quest’ultima costituisce un’altra keyword, un’altra parola chiave nella fiducia in se stessi. Esperienza è consapevolezza, maturità, saggezza. Esperienza è sicurezza. E spesso, sono proprio gli insuccessi a costituire la migliore fonte di esperienza, che anziché demoralizzarti, ti rafforza, dandoti un nuovo senso, una nuova coscienza, di te e di quello che devi migliorare. Facciamo un esempio.

Luca e Marco sono due ragazzi con un background di vita completamente diverso, eppure sono accomunati dallo stesso intralcio: entrambi, dopo aver fatto un colloquio di lavoro, non hanno ottenuto la posizione ambita. Inizialmente entrambi sono demoralizzati e avviliti (reazioni sane, in quanto derivanti dall’aspettativa inattesa).
E’ proprio nei meccanismi di pensiero che seguono, che si può vedere quanto la bassa autostima e quindi insicurezza su se stessi sia dannosa. Mentre Marco riesce a superare l’episodio e anzi, ne trae vantaggio in quanto gli ha consentito di conseguire maggiore esperienza su come affrontare i colloqui, Luca non riesce a farsene una ragione, continua a pensare in cosa ha sbagliato, dice a se stesso di non valere molto visto che non ha ottenuto il lavoro e non riesce a candidarsi per altre posizioni perché “tanto andrà male proprio come è andata male questa volta“.

Per quanto elementare questo esempio sia, mette perfettamente in luce i meccanismi alla base della fiducia in se stessi. Da una parte Marco, conscio delle sue capacità, non si abbatte, prosegue nella ricerca di un lavoro, affrontando i colloqui in maniera ancora più sicura dopo l’esperienza di quello non andato a buon fine, dall’altra parte Luca, rimasto imprigionato in quella che lui ritiene una sconfitta, ha dimezzato ulteriormente la sua autostima. Un aspetto che salta all’occhio è che Luca colpevolizza se stesso per una situazione che non era in suo controllo e non dipendeva da lui.

Essere sicuri di se stessi: autostima non vuol dire arroganza!

Si confondono spesso (ed ingiustamente) due termini in realtà opposti: l’autostima e l’arroganza.
Una persona arrogante non è detto che abbia autostima, anzi! Spesso ciò che rende qualcuno arrogante è proprio l’insicurezza, che anziché causare – come accade a molti – atteggiamenti remissivi, timidezza o indecisione, causa in questi soggetti manifestazioni irrealistiche ed esasperate del loro essere, cosa che li fa risultare come dei veri e propri palloni gonfiati. Una persona con autostima, invece, non tenterà di prevalere sugli altri ergendosi a dio supremo (come accade agli arroganti) ma anzi saprà destreggiarsi fra le asperità della vita con spirito critico e saggezza, e si rapporterà agli altri con lo stesso rispetto che riceve essendo se stesso e sicuro di sé.

Essere sicuri di se stessi: crescita personale

Nel processo di acquisizione di fiducia in se stessi, gli altri e il mondo circostante hanno poco a che vedere, anzi, non hanno proprio nulla a che vedere. Per quanto la socialità sia importante e lo stesso vale per l’approvazione altrui, c’è qualcosa di significativamente più importante: ed è proprio la nostra percezione di noi stessi. Ricevere complimenti, essere apprezzati per questa o quella ragione è piacevole, gradevole. Ma non è sufficiente a dirsi persone realizzate, perché affidarsi ai complimenti delle persone per riconoscere il proprio valore, equivale a imparare a camminare grazie a qualcuno che ti sorregge. Non si è autonomi, e si è sempre a rischio poiché le opinioni altrui possono mutare e allora, se per una vita abbiamo fatto affidamento proprio a queste, ci ritroveremo spaesati e tutto il mondo ci crollerà addosso, finendo col pensare di non valere più niente. La crescita personale è anche questo: chiedersi cosa noi vogliamo anziché chiederci cosa gli altri vogliono. Questo è ancora un atteggiamento oscuro a molti, che scelgono dove viaggiare, cosa comprare e dove mangiare basandosi sulle scelte delle altre persone, venendone dunque influenzati. Addirittura, spesso ci si incanala in relazioni o in situazioni lavorative per la stessa ragione, tendendo irrimediabilmente verso il crollo. In conclusione, essere sicuri di se stessi non è narcisismo, o negazione dei propri desideri, non è essere affermati nei vari ambiti della vita.

Essere sicuri di se stessi è consapevolezza, accettazione, autenticità.  

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